Le spiraline del potere

Due piccoli bottoncini hanno fatto capolino sulla mia scrivania.. li osservo quasi sospettoso. Come fanno due oggetti così piccoli ad ottenere tutti i risultati di cui si parla?

Guardo meglio nel tentativo di scorgerne i meccanismi, di carpirne qualche segreto.

Un sottile filo nero di metallo avvolto a spirale da una parte e una rondellina dall’altra.  Il telefono suona, mi distraggo un attimo, giusto il tempo di fare due parole ed ecco, non trovo già più uno dei due miracolosi manufatti. Sudo sette camicie per le mie paure poi mi dico che alla fine, per quello che sono, costano poco e la disperazione viene meno. Fatto il pensiero magicamente riappare la dispersa, si era solo fatta un giro sul tavolo (probabilmente rispondendo l’ho spostata) ed era solo un po’ più in là.

Penso: “piccole così è meglio averne cura poiché in un attimo si perdono”. Decido quindi di non buttare il sacchettino con cui mi sono state consegnate e di utilizzarlo per riporle quando non le uso.

Ri-penso: “Stasera ho la partita di pallavolo e voglio proprio utilizzarle, così mi faccio la figura del campione anche se nell’ultimo mese non ho fatto nulla..” Dicono che applicate in alcune parti del corpo danno più energia e fanno saltare di più.

Mi ravvivo e rientro dai miei pensieri, tra poco devo uscire, se no farò tardi. 

Inizio le operazioni e cerco il cerotto da garza che avevo comprato tempo fa.. proprio giusto come consigliato: quello della 3M, il Micropore, dicevano che la colla usata, dava meno fastidi alla pelle e teneva i 3giorni necessari per la mia applicazione. Potrei usarle solo per la partita di stasera, ma se funzionano così come dicono chi le toglie più! 

Taglio quindi un primo strato di nastro, prendo la prima spiralina, taglio un secondo strato e faccio un sandwich ‘imbottito’ con la spirale

Mi accorgo che per quest’uso la spirale deve spingere energia nel corpo quindi deve essere posizionata con l’anello di metallo verso la pelle.. ovviamente ho sbagliato il lato adesivo del cerotto e mannag*… devo rifare tutto da capo. 

Rimanifesto il panino e… dove le metto? Ci sono tante posizioni utili.. i piedi, le anche… scelgo le spalle: appiccico il primo panino a destra, metà strada dal collo, nella zona morbida del trapezio e la seconda simmetrica.. sento subito un po’ di leggerezza alle spalle, ma nulla di particolare. 

Volo al Palasport dove i “nemici” della serata, sono già lì pronti che si scaldano con un tifo da stadio.. mi svincolo tra la folla e volo a cambiarmi.

Dopo 5 minuti sono in campo e inizio a correre, chiacchiero con i miei compagni e mi sento più sereno del solito (saranno i superpoteri delle spiraline), mi scaldo velocemente e inizio a palleggiare. Le spalle sono veramente leggere ma anche il corpo è più reattivo. Arriva il momento delle battute, di questo sono un maestro. Alzo la palla con un pizzico di effetto, la tocco preciso e forte come so fare e… la palla si schianta sul muro di fondo! Intendo: non la linea di fondo campo, proprio il muro di fondo, lasciando anche un bel segno sulla parete, con le righe del pallone. Ma come cavolo è possibile?? Dall’altra parte della rete già ridacchiano. Forte di tutto il mio fastidio, trovo finalmente il ritmo giusto e le nuove lunghezze.

Inizia la partita. Ho saltato come un grillo e sono riuscito a fare muri praticamente impossibili. Alla fine perdiamo, ma ci siamo divertiti e stranamente non sento la stanchezza. Vado a fare la doccia e.. dimentico le spiraline addosso. Me ne accorgo rivestendomi, controllo che sia tutto a posto e sembra nulla si sia rovinato, il cerotto ha tenuto e sento ancora leggerezza. Mi vesto rapidamente, vado tutto soddisfatto verso casa e uscendo dagli spogliatoi, imbacuccato per il freddo cane, passo di fianco alla curva avversaria, per l’occasione schierata davanti all’unica uscita. Due tifose dell’altra squadra parlottano allegre e dicono tra loro:”ma hai visto quello che quando schiacciava rimaneva per aria ore aspettando che la palla scendesse verso di lui?? Incredibile”. 

Questa volta ridacchio io con il mio segreto e leggero come appena riposato me ne esco. Magari dopo cena vado anche in discoteca.

Aggiunta di qualche giorno dopo: nei giorni successivi ho notato che il ricupero dalla stanchezza della partita è stato molto più rapido e praticamente zero acido lattico!  

Perchè Frequency Matrix?

Frequency Matrix è l’unico metodo sul pianeta che, tramite nanotecnologie, sfrutta le frequenze di pressione magnetica, le stesse utilizzate dalla Natura per generare vita.

Come funziona?

Ogni volta che leggiamo qualcosa, pensiamo o proviamo un’emozione emettiamo una vibrazione. 

Una specifica vibrazione.

Le nostre cellule, i nostri organi vibrano, al ritmo del nostro pensiero e generano il nostro sentire.

Questa vibrazione è articolata ed è composta da ritmi di base che, uniti assieme, accordano tutto ciò con cui entrano in contatto

alla stessa frequenza dell’immagine creata nella nostra mente, diffondendo l’informazione 

dal piccolo al grande spazio, 
dal nostro corpo all’ambiente attorno, 

comunicando senza parole.

In questi anni abbiamo mappato moltissime situazioni, ricostruendo dalle componenti base, la vibrazione globale in suono e poi studiando prodotti che imitassero al meglio il modo di espressione della natura.

Abbiamo poi racchiuso questo codice in tracce audio che portano al loro interno la mappatura dell’informazione (indicata nel titolo) e il

fluttuare del suono 

che diviene la via in cui tuffarsi per ricordare quella specifica sensazione e riportarla nel nostro presente.

Un viaggio di riconnessione appassionante, appena iniziato.

Vuoi saperne di più? Visita la zona frequenze dove puoi trovare delle indicazioni interessanti oppure il nostro shop con i prodotti.

I percorsi disponibili sul sito

Lasciando da parte la sezione dedicata alle news ed agli articoli del momento, principalmente nel sito potrete trovare 3 percorsi evolutivi e di esperienza:

Sezione frequenze
Le frequenze sono il modo in cui le informazioni si diffondono nella materia e negli ambienti.

Con una specifica matematica, da noi scoperta, chiamata la matrice delle frequenze vibratorie naturali, si è in grado di definire con precisione il percorso più adatto e toccare quindi tutti i punti necessari affinché l’informazione si dispieghi al meglio.

In questa zona potete accedere ad alcuni programmi di prova e scegliere tra gli abbonamenti quelli più adatti a a voi e alle vostre esigenze.

Sezione prodotti
Le frequenze e le informazioni hanno necessità di energia per dispiegarsi correttamente senza distorcersi. 

In questa sezione potete trovare tutti gli apparecchi più tecnologici e adatti da acquistare per  goderne appieno.

Sezione corsi
Volete sapere di più su questa scoperta che connette le geometrie della natura e la matematica delle frequenze? In questa sezione potete leggere le basi della teoria ed iscrivervi ai corsi, dal vivo oppure online!

Pronti per volare

Il tappeto magico che fa volare

Ed eccoci qui.. finalmente vi è arrivato il nuovo tappetino Frequency nella sua superbusta di design… lo avete estratto con cura e lo osservare reverenziali… vi sbambolate e vi chiedete: “cosa ne faccio”? 

Avete letto la guida noiosamente esaustiva sulle tecnologie da altro mondo che sono all’interno, ma sinceramente non sapete come iniziare.. provate ad aspettare che il tappetino vi parli e si posizioni da solo facendo magie, ma l’unica cosa che avete sentito erano voci lontane nella testa, mentre il tappetino rimane davanti a voi, immutato nel suo stato.

Il motivo per cui l’avete comprato vi risveglia dal caldo tepore dei vostri pensieri e vi manda una fitta lancinante alla schiena.. passato il momento delle imprecazioni per l’orto, dove siete stati per una settimana di fila piegati, decidete di agire e utilizzarlo. 

Un flash: vi ricordate che nella guida c’era scritto che il tappetino andava posizionato con il lato libero, senza etichetta verso il corpo.. sembra morbido e vi sdraiate sopra. Pochi secondi ed iniziate a sentire un caldo tepore che si diffonde nel corpo ed il fastidio alla schiena inizia a passare quasi ovunque tranne che in uno strano punto…. proprio sotto il collo. Come ci fosse qualcosa che sporge dal tappetino.

Illuminazione: il Jack.al!

L’antennino con cui potete far partire i programmi frequenza. Lo togliete dalla taschina a lato del tappetino e lo provate ad inserire nel vostro fiammante iphone nuovo dove ovviamente c’è un attacco diverso dal classico rotondo delle cuffie. Altro giro di imprecazioni ma questa volta, con meno mal di schiena, un sorrisetto fa capolino sulla vostra bocca mentre il pensiero di aver finalmente fatto un acquisto come si deve si fa spazio dai meandri del cervello. 

La felicità è un campo magnetico che crea e vi ricordate che da poco hanno aperto il negozio dei cinesi sotto casa, dove hanno anche la sezione tecnologia. Scendete e in un batter d’occhio vi trovano ben due soluzioni: un connettore senza fili Bluetooth o un adattatore da inserire dove si carica il cellulare con all’altro capo il foro adatto per il nostro antennino. Scegliete alla modica cifra di 5 euro il secondo è finalmente siete pronti.

Vi risistemate e una volta collegato il tutto andate sul sito frequencymatrix.com, cliccate sulla sezione frequenze nel menu in alto e poi preliminari e generali dove scegliete prima antidolorifico poi antinfiammatorio ed infine equilibrio medium da 10min.. vi appisolate durante il trattamento e fate persino un breve sogno, molto reale.. dopo mezz’oretta ed un sano sonnellino vi trovate come nuovi, ristorati senza più dolore e soprattutto di ottimo umore.

Riflettete ad alta voce: “Cavoli questo coso lavora bene anche sul pensiero”. Riponete il jack nel taschino della Frequency per non perderlo e, levitando a 30cm da terra, vi dirigete grazie alla sola intenzione in cucina, dove la vostra metà vi ha preparato una splendida e sana cena col Disco Ego.

Lo strumento del Sogno

Una guida pratica per aspiranti Aladini.

Il sogno è uno stato speciale a tratti magico, un elemento essenziale per il vivere. In alcune culture sudamericane vi erano addirittura due tipi di persone dedite alla difesa delle tribù: i guerrieri del giorno e quelli del sogno, che durante la notte andavano negli accampamenti dei nemici a togliere le energie a chi voleva attaccarli.

La vita è un movimento armonico e come ci vediamo respirare anche il ritmo di sonno/veglia è fondamentali per il viver bene.

Quando ci riposiamo le giornate scorrono in armonia e con un sostegno invisibile mentre quando non riusciamo a dormire o rimaniamo intrappolati in stati di sonno superficiale, le nostre giornate diventano lunghe e pesanti.

Ma che cos’è da nostro punto di vista il sonno?

Se osserviamo bene i nostri assi corporei, durante la giornata la nostra schiena è perpendicolare alla terra su cui appoggiamo e la nostra mente scambia informazioni con l’ambiente vedendo, osservando e pensando.

Ma quando dormiamo gli assi vengono girati in una posizione differente dove la mente riceve e scambia con la terra e guarda le stelle, il corpo è disteso lungo l’asse di osservazione. 

La mente crea immagini tridimensionali nei vari strati del cervello che generano tra di loro frequenze che vengono trascinate nel corpo dai moti magnetici della terra, aggiustandone così le vibrazioni distorte.

Osservando, durante il giorno c’è dominanza materiale dei colori in basso angolo di diffrazione luminosa (giallo, arancione, rosso) mentre durante la notte dei colori alti (azzurro, blu, viola). Nel giorno domina il fuoco della vista e l’aria del movimento, del pensiero, durante la notte il campo dell’acqua e della terra nella stasi corporea.

Quindi cosa capita quando non riposiamo bene?

Per tantissimi motivi, le linee dove passano le informazioni nella mente o nel corpo sono “intasate” o fuori asse, non riusciamo a creare immagini oniriche o non riusciamo a trascinarle nel corpo.

Cosa fare??

Per iniziare io partirei eliminando, nelle nostre abitudini, tutto ciò che crea resistenze per fare qualche esempio:

  • Niente schermi almeno 1 ora prima della nanna.
    una bona gestione del cellulare e della televisione: gli schermi moderni emettono molta luce in banda blu/viola e le moderne connessioni 5g sono in ultravioletto. Questo di per sé non sarebbe un problema se le informazioni che scorrono attraverso la luce emessa avessero un ritmo naturale ma questo non avviene e gigantesche quantità di informazioni super accelerate rispetto ai nostri ritmi biologici, arrivano sparpagliate e senza ordine generando un invisibile muro nella nostra acqua corporea, la principale fonte di trasporto delle informazioni.
  • Nutrirsi bene e leggero.
    La sera mangiare leggeri in modo da non dover occupare il nostro inconscio nella digestione ma lasciarlo libero di fare il suo mestiere: creare sogni. Su questo tema, a sorpresa, un poco di vino rosso a cena per gli adulti aiuta gli stati onirici, sedimenta le energie della giornata nella materia.
  • Seguire i ritmi della terra
    Prepararsi con il nuovo ciclo giornaliero. Vi ricordate la fiaba di Cenerentola? Bene, andando a dormire prima di mezzanotte, quando la carrozza ritorna zucca ovvero dove avviene il reset delle informazioni nel ciclo terrestre, a cui nel sonno ci colleghiamo, permette di non avere trascinamenti da gestire nella notte e poter creare con le nostre note una fantastica giornata , nuova di zecca.

Questo per quanto riguarda i comportamenti da evitare. E per migliorare il sonno? 

Qui i consigli sarebbero davvero molti. Ne cito solo alcuni:

Blue-R o Receive di colore nero
Con un risuonatore che tramite le sue emissioni struttura le informazioni nel sonno, portato a contatto con la pelle o sotto il cuscino, riprenderemo a sognare e ricordarci nel tempo le immagini notturne.

Lampade k.mini uv o k.onirica
che per emissione portano la nostra vibrazione nella banda ultravioletta strutturata armonicamente grazie alle loro geometrie.

Il programma Dormire Bene
che grazie all’utilizzo del Jack.Al lavora direttamente in via magnetica sull’acqua corporea, proprio nelle bande di frequenza in cui siamo più attaccati durante il giorno.

e tanti altri ancora.

Dimenticavo, un ultimo consiglio prima di lasciarvi: subito prima di coricarvi, sedetevi e chiudete gli occhi, un respiro profondo e fate una bella intenzione sulle esperienze che volete vivere durante la notte. Questa immagine si propagherà per prima nel vostro corpo e una volta sdraiati vi cullerà plasmando col vostro intento la notte e il sapore dell’indomani. 

Sogni d’oro e tanta prosperità

Le frequenze e il mal di mare

Ogni cosa che viviamo è una relazione in termini di sentire tra noi e l’ambiente che viviamo. Il modo in cui lo scambio alla base di questo rapporto avviene è definibile atteggiamento ed è una vera e propria frequenza complessa (ovvero composta da tante sotto-frequenze).

Quando camminiamo o ci muoviamo, siamo abituati a ricevere indicazioni silenziose, informazioni che scorrono dal piano di appoggio ai nostri centri di analisi e vengono elaborate in un sentire a vari livelli, dal nostro sistema percettivo e ghiandolare, dal nostro conscio e dal nostro inconscio.

Può capitare che quando siamo in un ambiente mobile, come ad esempio in mare, i nostri sensi vedano una situazione e mandino informazioni differenti da quelle percepite dal nostro sistema di equilibrio, dominato dal campo degli automatismi inconsci e regolato tramite il nervo vago che collega le ghiandole sub-auricolari con il nostro baricentro fisico, lo stomaco.

Si crea quindi una sorta di “movimento magnetico” alla ricerca di un nuovo assetto, di una nuova frequenza dove far scorrere le informazioni, una connessione sfuggente, poiché riceve indicazioni che cambiano continuamente attraverso la percezione distorta dei sensi.

Il nervo vago in questa condizione, non riesce a trasmettere le informazioni nei tempi corretti, l’accumulo di informazioni in spazi non consoni genera reazioni corporee e il rapporto tra i liquidi e la componente aerea all’interno dello stomaco si sbilancia, i liquidi aumentano e si mescolano generando i fastidi fisici che normalmente si provano in questa condizione.

Fortunatamente, l’assetto di naturale bilanciamento, ha una specifica vibrazione che corre lungo il nervo, aggancia le informazioni dell’impianto sensoriale e le porta nelle aree di analisi corporee propriocettive.

Inoltrando quindi la frequenza d’onda corretta (Antiemetico) con il nostro Jack.Al o con uno dei risuonatori disponibili qui, il corpo riporta nel corretto assetto naturale il sistema, eliminando le reazioni di allerta che hanno dato origine al malessere.

E ridandoci la possibilità di godere una buona gita, sia essa in auto, barca o aereo.

Come godersi una pizza con le Geometrie del Gusto

Tra qualche giorno ci sarà la Giornata della Pizza e non c’è miglior occasione per stupirsi ed imparare qualcosa di nuovo che utilizzare i nostri dischi. Diamo allora qualche consiglio utile per godersi una serata epica, da raccontare agli amici negli anni a seguire.

Innanzitutto ricordatevi di portare con voi il vostro disco Geometrie del Gusto. Se non l’avete ancora potete procurarvelo a questo link oppure farlo durante la serata. Per l’occasione vi saranno alcuni pezzi a disposizione.

Poi, ordinate la vostra pizza preferita e, se non ne avete ancora una, consigliamo una classica Margherita o una semplice. Se non siete un pro, quelle complete e con gusti complessi, rendono più laborioso catalogare i cambiamenti specifici. 

Una volta arrivata la vostra pizza fumante mettetela sul disco per 3 secondi e ritiratela. Portandola davanti a voi ricordate la posizione delle geometrie, ognuna delle quali corrisponderà nella pizza ad un profumo, sapore e consistenza diversa. Quindi tagliatela a fette, più o meno in corrispondenza dei simboli sul disco e… mangiatela tutta golosamente, una fetta per volta, un morso per volta ponendo attenzione alle variazioni e a come sulla lingua cambiano le percezioni. 

Il gioco è fatto!

Avete notato che il morso sulla punta dello spicchio è differente a quello del bordo? Al centro del disco c’è la geometria n.1, diversa da quella sul perimetro! Se volete capire cosa succede per ogni posizione cliccando qui trovate la mappa dei sapori.

Bene, ora che avete fatto la vostra esperienza, come la potete portare nel vostro quotidiano? Perché usare questo disco?
Ogni geometria è un pezzettino del campo naturale in cui viviamo. Portando dentro di noi, ogni volta che mangiamo o beviamo, qualcosa che è in perfetto equilibrio con l’ambiente riequilibreremo noi stessi e tutti gli sbilanci che viviamo, che man mano verranno meno. 

Quindi buona esperienza! 

Fiore dell’Acqua, il benessere a ogni sorso

L’acqua è da sempre considerata l’elemento della vita: densa di idrogeno, il risonatore magnetico per eccellenza, è un elemento fondamentale per la nostra salute e benessere.

Si potrebbe arrivare a dire che l’acqua è la batteria del tempo in materia ed in certo senso è vero perchè dal nostro punto di vista, il rapporto tra idrogeno e ossigeno ( che di per sè sono 8 idrogeni), definisce il ritmo con cui fluisce il tempo.

Inoltre è viva, al suo passaggio raccoglie e registra tutto quanto avviene nel suo cammino come un hard disk e lo ri-trasmette alle altre acque che incontra nel suo transito.

Come ogni elemento in materia, ha una sua frequenza vibratoria e il proprio modo di svilupparsi, cambiare ed evolvere. il modo è una frequenza e si mostra ciclo per ciclo con rapporti tra le forme, angoli reciprochi e rivoluzioni che riportate fedelmente su un piano generano una bellissima geometria che abbiamo chiamato il Fiore dell’Acqua.

Le geometrie naturali sono sempre dominanti rispetto a quelle in disequilibrio poichè vibrano assieme al contorno che ne dà forza. E’ possibile quindi sfruttare questa caratteristica per ripristinare la vibrazione originale dell’elemento, rendendolo puro.

Come si può utilizzare questo disco? Per poter strutturare la vostra acqua basterà appoggiare la caraffa o il vostro bicchiere (meglio se di vetro) sul disco per almeno 9 secondi e l’acqua contenuta sarà pronta per voi. Non esistono controindicazioni o limiti di tempo nel tenere l’acqua sopra sopra il disco.

Un piccolo accorgimento utile: acque fredde e molto minerali necessitano di più tempo per l’allineamento dei campi: in questo caso sarà sufficiente attendere di più prima di bere.

Disco Ego e frequenza personale

Tutti sappiamo che all’interno di un qualsiasi prodotto di cui facciamo uso, strato per strato, coesistono tutti i pensieri e le vibrazioni di chi l’ha creato e di tutti gli eventi che l’elemento ha vissuto nel suo percorso.

Sarebbe bello avere il tempo di coltivare personalmente il proprio cibo e le proprie bevande, oppure prodursi direttamente le creme e i saponi che utilizziamo, ma la società attuale impone ritmi che non permettono di farlo.

Il Disco Ego usa una tecnologia che lavora sui feni magnetici, ovvero l’impronta magnetica specifica della persona, con cui possiamo registrare le nostre caratteristiche su una superficie e ridistribuirle su tutto ciò che viene posto sopra, avendo quindi lo stesso effetto che avremmo se fosse stato sviluppato e prodotto direttamente.

Il suo utilizzo è facile! Per poter strutturare cibi, bevande o prodotti per la cura personale è necessario innanzitutto registrare il vostro fene sulla superficie: questo avviene posizionando un qualsiasi dito della mano sul foro centrale per nove secondi: una volta terminata questa semplice procedura il vostro disco sarà pronto per l’uso. La registrazione del fene personale perdura nel tempo e non è necessario ripeterla. Se lo usate in famiglia potrete ripetere la procedura con ogni membro o ospite e il disco registrerà e riconoscerà il fene di ognuno. Una volta terminata la registrazione sarà poi sufficiente posizionare il piatto o il vostro bicchiere al centro del disco, lato dorato, per tre secondi e questo ne acquisirà la struttura specifica di chi l’ha appoggiato.

Alcuni elementi, solitamente i più lavorati oppure freddi sono più lenti nell’adattamento: in questo caso, una volta passato l’elemento sul disco, basterà attendere di più prima di assaggiarlo, non sarà necessario altro.

Un consiglio: provatelo con lo shampoo e vedrete che differenze!

Le esperienze alimentari con le Geometrie del Gusto

Come abbiamo imparato, TUTTO CIO’ CHE E’ nasce dalla relazione che instauriamo con ciò che osserviamo, in attesa di farne esperienza. Questo avviene a vari livelli, dall’onda più sottile e impercettibile, alla più marcata e materiale.

In quanto esseri dotati di libero arbitrio, abbiamo la possibilità di modificare il nostro atteggiamento, il modo in cui noi affrontiamo l’esperienza nei confronti di quanto osservato.

Questo vale anche per il cibo e le bevande.

Le stesse allergie ed intolleranze, alla fine, possono essere considerate la reazione della materia per spingere via gli elementi di sovraccarico e ripristinare un nostro equilibrio.

Il disco le Geometre del Gusto permette di scegliere il nostro atteggiamento tra alcuni campi vibrazionali propri della Natura (in pieno equilibrio rispetto al sistema in cui viviamo) e, di conseguenza, cambiare il modo con cui assorbiamo le informazioni dell’elemento appoggiato sopra.

Il risultato? Lo stesso cibo o bevanda cambierà il proprio modo di comunicare con i nostri sensi e l’esperienza, partendo dalla stessa base, sarà ogni volta diversa, più piena ed appagante.

E quando avrete finito di provare tutte le singole geometrie potrete aggiungerne in sequenza altre in modo da creare movimenti composti sempre più ricchi e raffinati, rendendo l’assaggio un campo la cui fine è limitata dalla vostra volontà di cambiamento.

ah… quasi dimenticavo: anche i nostri amici animali, molto più aperti e sensibili di noi, adorano usare le Geometrie con la loro pappa che diventerà più nutriente e digeribile!

Come utilizzarlo? Per poter strutturare i vostri cibi e bevande con le geometrie del disco sarà sufficiente appoggiare il vostro piatto pieno o il vostro bicchiere su una specifica geometria per 3 secondi e il contenuto sarà strutturato e pronto per essere assaggiato. 

Qualora, per un uso quotidiano, vogliate invece renderlo equilibrato secondo le tutte le principali frequenze di natura, basterà posizionare il piatto di portata direttamente sulla geometria centrale e lasciarlo per tre secondi. 

Un accorgimento: alcuni cibi, solitamente i più lavorati oppure i più freddi, quindi più resistenti, necessitano di un tempo maggiore per l’allineamento alle frequenze naturali: in questo caso, una volta passato l’elemento sul disco, basterà attendere di più prima di assaggiarlo.


Video disponibili sul canale youtube:
Introduttivo descrittivo | Serata di domande e risposte

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